giovedì 25 aprile 2013

Volantino diffuso al corteo del 25 aprile


L'antifascismo non si processa

Tra i mesi di Dicembre e Gennaio, ad una ventina di antifascisti sono stati consegnati degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari che si riferiscono al 25 Aprile 2010; già la data di questi presunti fatti fa capire quanto potesse essere “urgente e grave” il reato.
Il capo d’accusa recita le seguenti parole: “…perché partecipavano ad una radunata sediziosa, disobbedendo all’ingiunzione data dall’autorità di pubblica sicurezza, di ritirarsi”.
Ritrovarsi in piazza per commemorare il 25 Aprile non è reato!Neanche accodarsi al corteo ufficiale lo è!
Partecipare a quella manifestazione non significa che tutti debbano pensarla come il sindaco, quindi, se i nostri slogan erano differenti dall’allora giunta leghista, è solo un pregio di cui ci possiamo vantare. Il vero reato non è stato compiuto da noi ma da chi ha cercato di allontanarci, perché se il 25 Aprile è considerato “Festa della liberazione”, com’è possibile che nel 2013 ci si ritrova in una situazione tanto ridicola!?!
Si parla sempre di sicurezza e ordine, ma il vero caos lo creano le forze dell’ordine cercando sempre di dividerci e allontanarci per difendere i veri parassiti della società, tutti coloro che hanno potere politico ed economico.
Se portare delle bandiere, dare in omaggio fiori e poesie ai morti partigiani, distribuire volantini, cantare canzoni della resistenza e urlare le nostre idee al megafono crea disordine tanto da essere considerato reato e tanto da circondare e allontanare un gruppo di persone, allora avete sputato sulla storia e calpestato i veri ideali!
Questa mossa ha dimostrato la vera faccia dei governi e dello stato di polizia.
È stato condannato il VERO ANTIFASCISMO, quello che si porta avanti ogni giorno, una mentalità, un modo di pensare; il VERO ANTIFASCISMO che si incontra nelle piazze, che si vive nelle strade, non l’antifascismo di facciata che si rintana nelle sedi di partito per sbucare un giorno all’anno con due frasi fatte!
Bisogna opporsi a questa repressione gratuita! L’antifascismo non si processa e non si condanna!

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